Unicità

La cura di sé

Mi ero ripromessa di realizzare un piano editoriale ad hoc per il mio blog. Mi ero ripromessa anche di scrivere almeno due volte a settimana contenuti accattivanti seguendo tutte le regole di blogging per avere il mio pubblico.

Mi sono impegnata a volere realizzare tante cose, ma poche sono quelle che sono riuscita a mettere in pratica. Ci ho provato e riprovato credetemi, ma la mia natura mi ha riportato sempre allo stesso punto. Sono entrata in crisi (non difficile di questi tempi) mi sono domandata se questo spazio è veramente quello che voglio e se vale la pena continuare. Interrogarsi senza trovare risposte non é la sensazione più bella da provare, ma almeno sento che c’é ancora qualcosa da salvare. È arrivato dunque il momento di prendermi cura di me non inteso in senso edonistico, ma da un punto di vista più intimo, profondo magari più in là vi parlerò di come é iniziato il mio cambiamento.

Come nasce educhiamoci

La mia specializzazione come pedagogista ed educatrice, mi ha permesso di comprendere che sfogliare la realtà é il primo passo per mettere in campo interventi pedagogici. Il sito quindi é nato con la consapevolezza di usare una comunicazione oramai alla portata più attuale pur mantenendo i principi di divulgazione ( forse meglio riflessione) dell’ educazione. Quest’ultima considerata come regole di buone maniere (che sono scomparse in ogni dove), ma che racchiude in sé un universo di possibilità. Non mi considero una persona di altri tempi (boomer si direbbe oggi) al contrario sono molto attenta ai cambiamenti e ai nuovi linguaggi, ma in alcuni momenti credo che il mondo stia andando veramente alla velocità della luce.

Ci perdiamo pezzi di noi

Infine ti rendi conto che non é una questione di non essere al passo coi tempi, né di cambio generazionale ma semplicemente di perdita di senso in tutto quello che facciamo. Ci perdiamo prima noi stessi e poi tutti quelli che ci stanno intorno figli compresi. Quest’ultimi sono quelli più penalizzati in questo gioco di vita. Arriva il vuoto, la noia, l’insensibilità, la mancanza di rispetto, la prepotenza, la perversione, la violenza perché non sappiamo più ascoltarci e godere dell’altro. Siamo tutti più infelici. Eppure abbiamo a disposizione miliardi di occasioni senza saperle sfruttare. Risorse perse insomma. Ovviamente mi attengo a riflessioni che riguardano la mia realtà sociale e nazionale senza valicare confini sconosciuti. Il panorama mondiale é vasto e offre spunti di grandi considerazioni ma senza una coscienza collettiva non si va da nessuna parte. Basti pensare alle condizioni degli immigrati, alla guerra Russia-Ucraina e a quella più recente istraelo-palestinese. Sembrano non toccarci da vicino e invece dovrebbero. Purtroppo i social contribuiscono a questo distacco emotivo poiché la realtà é sempre meno percepita come tale a scapito delle nostre emozioni. Per non andare troppo lontano possiamo osservare con un pò di attenzione i nostri ragazzi oramai alla deriva esistenziale a cospetto di adulti privi di modelli educativi adeguati. Non per essere pessimista ma piuttosto realista, credo che più non si interviene e più sarà difficile se non impossibile riparare.

Ho deciso di…

Lascio a questo punto ai tuttologi del Web i loro contenuti e ho deciso di cambiare direzione. Ovunque mi giro vedo, leggo, sento strategie, consigli, corsi tutti con le stesse finalità che fanno leva sulla fragilità degli altri al solo scopo di vendere, vendere, vendere. Questo spazio quindi, sarà un diario di bordo estemporaneo, riflessivo e provocatorio che non vuole insegnare la vita a nessuno ( perché la vita si apprende dalla vita), ma soprattutto non vuole vendere nulla. Di una cosa sono certa non starò più zitta, non farò un passo indietro, ma esprimerò sempre le mie considerazioni, le mie idee perché ne ho bisogno in primis perché mi aiutano a capire dove sono e dove voglio andare perché ho bisogno di trovare una motivazione, una passione, una ragione in tutto quello che faccio. Perché la vita é fatta di contenuti, di strade percorribili, di possibilità di impegno e fatica di cadute e riprese. Perché la vita non s può ridurre a scambi di messaggi virtuali e di lontananze ha bisogno di concretezza di realtà.

Difendiamo la nostra unicità

Non ci crederete ma mi sento già meglio provo un senso liberatorio e la scrittura in questo senso é una salvezza. E poi ho compreso che le sovrastrutture non mi appartengono per questo sarò impopolare ma andrò controcorrente. Credo nel mio lavoro e so che se non mollo nel mio piccolo un contributo posso darlo. Di questi tempi é dura nessuno ascolta più nessuno e la professionalità é andata a farsi benedire, ma qualcuno deve pur continuare a credere che non tutto é perduto. Metterò sempre al servizio degli altri le mie competenze e non mi lascerò trascinare dove non voglio solo perché é così che si fa. Ho la mia personalità e intendo preservarla non mi interessa il pensiero collettivo. Siamo unici quando veniamo al mondo, ma facciamo il possibile per omologarci. Il cambiamento é insito nell’essere umano sia che lo vogliamo sia che lo vogliamo impedire. D’altro canto il cambiamento richiede un atto di consapevolezza per migliorare se stessi e di impegno a mettere nella propria vita qualità e non quantità. In questo incastro la cultura gioca un ruolo fondamentale, ma anche e soprattutto la famiglia e la genitorialità che oggi più di ieri vanno sostenute e accompagnate. È un continuo mettersi in discussione ma ne vale la pena. Non esiste il mondo perfetto ma la dignità di viverlo si. E voi siete disposti a cambiare qualcosa della vostra vita?

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About Natascia Caccavale

Volli, sempre volli, fortissimamente volli. Questa è la massima a cui mi ispiro ogni giorno per trovare la giusta grinta ed affrontare la complessità della vita. Sono convinta che la volontà muova il mondo e solo attraverso essa possiamo tentare di renderci felici. Pedagogista, giornalista e scrutatrice dell'animo umano, amo vivere la vita con entusiasmo e positività. Puoi scrivermi a Info@educhiamoci.com

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