Le allergie pediatriche sono in continuo aumento ma, come ci spiega il Dott. Rosario Barra Pediatra e Allergologo, allergici si nasce e non si diventa. I sintomi possono avere esordio anche nel primo anno di età. Vi è una predisposizione genetica in quanto avere entrambi i genitori allergici o uno dei due determina un elevato rischio nel nascituro di essere allergico. La gravità dei sintomi inoltre può essere influenzata anche da fattori come: l’inquinamento ambientale e domestico, stili di vita e alimentazione.
Cosa succede in un soggetto allergico?
L’allergia è una risposta anomala del sistema immunitario che riconosce come estranea una sostanza (allergene ) generalmente innocua, come se fosse un agente aggressivo da cui difendersi , scatenando una reazione avversa infiammatoria.
Quali sintomi?
In età pediatrica è molto difficile riconoscere una reazione allergica poiché vi sono fattori di altra natura come quelli infettivi o le intossicazioni alimentari che, nei bambini possono avere manifestazioni pseudo allergiche. I sintomi interessano l’apparato respiratorio con rinite, congiuntivite e asma, sulla cute si evidenziano dermatite, orticaria, angioedema nell’apparato gastro enterico compaiono dolori addominali, vomito e diarrea ,in casi molto gravi si assiste all’ arresto della crescita e shock anafilattico.
Quale prevenzione?
Ci sono delle raccomandazioni per alleviare i sintomi allergici. È consigliabile l’allattamento al seno almeno per sei mesi. Successivamente vengono introdotti alimenti complementari a quelli allergizzanti. È molto importante inoltre, mantenere una profilassi domestica accurata con esclusione del fumo di tabacco, acari, muffe e peli di animali. La consulenza del pediatra allergologo è necessaria per mettere in atto misure preventive e curative. Il medico esegue dei Prick test cutanei che consistono nell’applicare delle goccioline di sostanze allergiche sull’avanbraccio in seguito a dei micro graffi eseguiti con una sottilissima lama. Il contatto degli allergeni con la pelle produce una risposta cutanea avversa che conferma l’allergia. Il test avviene in 15 minuti appena ed è indolore. Un altro esame importante è la spirometria che valuta nel soggetto che manifesta sintomi asmatici, la capacità polmonare e la sua risposta ai broncodilatanti inalatori. Nell’intervista troverete tantissime altre informazioni utili e interessanti.
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Sono stata un soggetto allergico con attacchi di asma fortissimi, da piccola. Mi hanno curata col cortisone e i broncodilatatori. Per fortuna crescendo mi è passata. Ma devo sempre stare attenta. Le allergie sono fastidiose. Oggi sento parlare anche di allergie alimentari che un tempo non esistevano. Oppure se esistevano non c’erano i mezzi per identificarle.
Gentile Paola, come avrà letto nell’articolo il dott. Barra ci spiega nello specifico come le allergie sono già predisposte nei soggetti e, hanno esordio nella prima infanzia. Per fortuna, come è successo a Lei, ci sono casi in cui con la giusta terapia si possono contenere i sintomi e oltremodo evitare che si ripresentino. La scienza oggi ha fatto grandi progressi in merito, ma è sempre bene non lasciare mai niente al caso e rivolgersi allo specialista. E’ anche vero che in passato non si conoscevano quelle alimentari, ma anche per queste vige la regola di ricorrere alle cure del medico.