Non mi sembra vero sono seduta davanti al mio pc e sto scrivendo. Sono trascorsi tanti, troppi mesi dall’ultimo articolo, ma qualcosa dentro di me è cambiato.
È stato un anno particolare, ricco per certi versi e trasformativo per altri. Ho realizzato inaspettatamente alcune ambizioni ( se cosi si può definire svolgere il proprio lavoro) in una città bella come Firenze lavorando presso L’educandato SS Annunziata dove molte sensazioni hanno preso forma. IL confronto con i colleghi è stato produttivo invogliandomi a continuare per la mia strada. Diciamo che è stata una conferma a tutte quelle intuizioni che vedevo lontane e che invece erano sotto i miei occhi. Il mio percorso di vita insieme a quello formativo non è stato semplice, ma nonostante tutto ho imparato a guardare costantemente il lato positivo degli eventi. Ho sofferto molto quando avevo dodici anni. In un giorno qualunque il mio papà se ne andò via senza una ragione. La mia adolescenza è stata un vero disastro e non chiedetemi qual é stato il miracolo che mi ha portato ad essere quella che sono oggi poiché non so rispondere o forse potrei ma mi riservo di dedicarci un altro articolo.
Chi la dura la vince
Una cosa é certa é stata dura ma non ho smesso mai di credere nel possibile. Mi costa scrivere di un evento così privato. Sono una persona molto riservata ma credo anche che raccontare di sé può essere da incito per altri. Chissà forse un giorno vi racconterò proprio tutto. Vi chiederete come mai all’improvviso dedico un articolo ai miei pensieri e a quello che mi passa per la mente in questo momento senza relazione con gli altri contenuti del blog. Sarà che sto imparando a guardare tutto con occhi nuovi con una mente da principiante pur non essendo più un’adolescente ma trovo che sia davvero stimolante e creativo.
Educhiamoci é la mia vita
Nonostante non sia stata continuativa su queste pagine sono molto legata a questo blog. Tutto é nato quasi per gioco come spesso accade nella vita e forse all’inizio le idee non erano molto chiare semplicemente perché l’educazione si trasmette sul campo, si vive direttamente con l’educando e non ha bisogno di tanta teoria. L’idea di associare una professione con consigli e consulenze per i destinatari di un progetto di vita non mi dispiaceva c’era da fare comunque i conti con una realtà virtuale che mal si coniuga con la sostanza. Questo non mi ha fermata ma non vi nascondo che ci sono stati e ci sono ancora momenti in cui sarebbe più facile mollare tutto soprattutto quando si incrociano anche intensi periodi di lavoro a scuola. Scrivere di certi argomenti é una cosa seria e farlo tanto per non sembra onesto.
Dove eravamo rimasti?
Ad un certo punto credi fortemente che é meglio mollare il progetto del blog. Sono passati cinque anni e pochi sono stati i risultati raggiunti. malgrado mi sia sempre impegnata fatico a decollare. Poi accade l’inaspettato ti rendi conto che sei cambiata e che hai bisogno di una nuova direzione anche per il tuo progetto editoriale. A volte è più facile non guardarsi dentro illudendosi di restare fedeli a noi stessi, ma non è così. In questo lungo periodo ho avuto modo di ripensare a quello che realmente sono e a tutte le cose che non voglio più fare perché mi svuotano.
Il tempo un alleato prezioso
Ho capito che con il concetto di tempo non sono mai andata d’accordo. Ho impiegato mezzo secolo per realizzarlo e credo che oggi il mio sia fatto di me e dei miei pensieri, delle mie emozioni e delle mie decisioni. Avete mai provato la sensazione che l’istante vi stesse sfuggendo di mano? Che non fosse di qualità? Intenso, educativo, gratificante, eccitante, concreto, vivifico? A lungo andare queste sensazioni prendono una direzione e possono diramarsi in quella sbagliata creando dei vuoti incolmabili. Ho sempre sostenuto che ognuno di noi merita la felicità non quella finta dei social e nemmeno quella che gli altri vogliono attribuirci, ma quella profonda che senti perché consapevole che ti attraversa ogni centimetro della pelle. Non é facile penserete, bello a dirsi ma difficile a farsi. Il punto é proprio qui: noi siamo quello che facciamo lo vogliamo o no.
Cominciamo ora
Anch’io ho vacillato tante volte. Ho temuto di non farcela. Ho provato sconforto e dolore, ma voglio dare un’altra occasione a questa vita. Non serve la cultura, il denaro, il successo, il potere se non diamo valore a quello che siamo. Se non ci rispettiamo, se non ci amiamo, se non ci conosciamo e se non amiamo l’altro. Quest’anno é stato difficile più del Covid a causa della guerra in Ucraina per i profughi che continuano a morire, per le donne giustiziate e violentate in Iran per i bambini e i giovani che non avranno un futuro, per il cambiamento climatico per la crisi economica globale. Potrei continuare all’infinito. Tutto quello che conta oggi é produrre, consumare e apparire. Una realtà che non concilia con la vera essenza dell’uomo. Ci illudiamo che é tutto quello di cui abbiamo bisogno e inevitabilmente lo trasferiamo alle nostre generazioni. Non c’é stato un tempo più infelice in cui siamo tutti più tristi e soli. Sono certa che possiamo ancora impegnarci a cambiare cominciando da noi. Io l’ho fatto e sono appagata di questa scelta che ha stravolto tutta la mia scala di convenzioni sociali con le quali sono cresciuta. Questo é solo l’inizio. È faticoso, difficile e introspettivo, ma necessario. E tu sei disposto? Non aspettare ancora comincia ora. Se non sai come fare sono qui ad aiutarti. Non rimandare tu sei importante più di ogni altra cosa. Adesso goditi le feste ti auguro Buon Natale ma soprattutto buona vita.
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